Il cinema, come tutti i linguaggi, ha delle regole da conoscere e che possiamo scoprire a scuola, mettendo insieme la visione e l’analisi di frammenti di film della storia del cinema e il lavoro di produzione audiovisiva, la sperimentazione anche attraverso l’uso del cellulare. I due approcci, quello analitico e quello produttivo-creativo, oggi possono convivere e aiutarsi a vicenda, rafforzandosi ed evitando così inutili tecnicismi spesso fuori contesto oppure discorsiesclusivamente analitici e testuali.
4 cortometraggi, 4 storie di ragazzi e ragazze delle nostre scuole medie e superiori per 4 regole del linguaggio cinematografico: possiamo riassumere cosi il progetto “La regola del cinema” che il 3 giugno 2019 è stato presentato alla multisala Smeraldo di Teramo.
Le regole del linguaggio cinematografico sono state il centro del lavoro didattico, il perno intorno a costruire i racconti scritti e messi in scena dai ragazzi.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Piano Nazionale “Cinema per la scuola”, promosso da Miur e Mibac per introdurre nelle scuole l’educazione al cinema e attraverso il cinema. La sezione del Piano “cinemascuola LAB” ha finanziato su tutto il territorio nazionale i migliori progetti volti a favorire la conoscenza della grammatica delle immagini e la consapevolezza del suo peculiare funzionamento.
La regola del cinema è stato promosso dal Liceo Scientifico “A.Einstein” come scuola capofila e dall’Istituto Comprensivo D’Alessandro e si sono avvalsi, per la sua realizzazione, della pluriennale esperienza dell’associazione Cineforum Teramo nel campo della didattica del cinema. Al progetto ha inoltre partecipato la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo e, come supervisore scientifico, Marcello Signorile, docente di progettazione multimediale presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Le classi 3E, 1F, 1C, 2B, dei due istituti hanno lavorato da gennaio ad un percorso molto articolato tra lezioni al cinema, volte alla conoscenza della storia del cinema e del linguaggio, e prove laboratoriali incentrate sull’utilizzo del cellulare come strumento di osservazione della realtà e per la raccolta di spunti e piccoli racconti che fossero di stimolo alla costruzione del cortometraggio conclusivo.
Nel corso del progetto sono state organizzate inoltre quattro matinée domenicali rivolte ai tutti i ragazzi dei due istituti coinvolti nel progetto per far scoprire il cinema di qualità oppure quello del passato e di altre cinematografie, in una dimensione che non fosse quella del cellulare o del piccolo schermo ma della visione condivisa e guidata in una sala cinematografica.
Tappa finale del percorso formativo la preparazione dell’evento del 3 giugno: i ragazzi sono stati coinvolti nella realizzazione della campagna di comunicazione dell’evento (soprattutto su Instagram) e soprattutto nella presentazione e descrizione dei lavori che hanno realizzato.
Saranno quindi gli stessi ragazzi autori dei quattro corti, “Memento audere semper”, “Sei Bella”, “Come una nuvola” e “Lasciami stare”, a presentare i loro lavori, a spiegare le regole del cinema che hanno applicato e con quali finalità. Insomma una giornata all’insegna del cinema fatto e spiegato dai ragazzi, un’occasione unica per riflettere insieme sugli strumenti della comunicazione audiovisiva.
L’immagine del progetto è stata realizzata da Veronica Malatesta